ADRIANO MALOSTI E LUCA NOTA CAMPIONI PIEMONTESI AL GOLF FEUDO D'ASTI

Due sono le cose che infastidiscono maggiormente il gioco del golfista, l’acqua ed il vento.
Se per la prima le previsioni hanno risparmiato i contendenti, per il secondo, la quinta prova del Trophy al Golf Feudo d’Asti, pensiamo non abbia risparmiato un solo minuto delle circa cinque ore di gara.
Un vero flagello che purtroppo ha gravato non poco sul gioco di tutti coloro che avevano raggiunto il Piemonte per verificare le potenzialità di questo nuovo percorso. Un 18 buche molto impegnativo in condizioni normali con fairways piuttosto stretti,  disegnati su un territorio molto ondulato, con green molto veloci e spesso di difficile interpretabilità.

Un campo che come diceva il nostro presidente in premiazione paragonandolo ad una donna, a quanti chiedessero alla fine come fosse, la sola risposta disponibile era quella di “un tipo”.

Varie sfacettature  ma nulla di classificabile nelle condizioni trovate dai partecipanti.

Nonostante tutto la competizione si è svolta regolarmente, pur con risultati alla fine molto miseri che denotano e confermano quanto detto in precedenza.

Il vento non si è fatto vivo solo sul campo ma anche in classifica ha portato una ventata di gioventù per quanto riguarda i due campionati. Nella classifica lorda Adriano Malosti,forte di un basso hcp, non ha avuto grossi problemi per salire sul gradino più alto, mentre in quella netta Luca Nota è riuscito a prevalere di soli due colpi di vantaggio sul sempre coriaceo Piero Spaini, che sicuramente non è stato aiutato dalle condizioni atmosferiche nella gestione del suo gioco lungo.

Passando alla prima categoria, i soli due risultati degni di nota, sono stati quelli di Pierfelice Cignoli e Franco Castiglioni, capaci di gestire le poche occasioni favorevoli a loro capitate e modulare poi il gioco gestendo i colpi che lo score gli regalava. Terzo  il sempre regolare Bruno Freydoz.

Nella classifica lorda in questo appuntamento il vento ha dato vita alla fiamma di Franco Macchi che ha prevalso di un solo colpo su Paolo Diosy che però si è rifatto in quella generale.

In seconda categoria  Luigi Riganti è stato l’autore del secondo miglior risultato della giornata che lo porta sul gradino più alto del podio, seguito dal ligure Andrea Cavallo nuova e giovane realtà lionistica che potrebbe dire la sua nella classifica finale del Trophy 2012.

Ora il Trophy stesso entra nel suo vivo. Con le prossime gare si inizieranno a scartare le tre peggiori gare e la classifica per la conquista della giacca blu prenderà la sua conformazione definitiva.
Dopo l’intermezzo del campionato di doppio a Villa Carolina, la carovana si sposterà nella tappa più partecipata in quel del Golf Dolomiti dove l’amico Pirone e la sua famiglia sapranno ancora una volta coccolarci coi profumi e le prelibatezze della loro regione.