VISITA UILG AL GOLF CLUB CASTIGLION DEL BOSCO

Domenica 25 marzo la UILG al GOLF CLUB CASTIGLION DEL BOSCO dai FERRAGAMO (leggi l'articolo e le foto)


Castiglion del Bosco

Alla domenica, al ritorno da Castel Gandolfo, 25 tra soci UILG loro familiari ed amici, si sono trovati a Castiglion del Bosco, nei pressi di Montalcino, signorilmente ospitati nel golf realizzato nella tenuta di Massimo e Chiara Ferragamo.

Si arriva al Golf dopo aver oltrepassato il paese di Buonconvento e percorso una larga e ben tenuta strada bianca che porta alla sommità della collina dove si trova l'Albergo gestito dalla lussuosa Rosewood Hotels&Resort, l'ingresso del golf è ubicato a qualche centinaia di metri più in basso. Si entra immediatamente nell'atmosfera toscana, la club house riprende gli antichi casali di pietra con scala esterna e porticati. Si è accolti da personale inglese e scozzese che aiutano a scaricare l'auto, la posteggiano e forniscono il cart con acqua minerale in ghiaccio. Il tempo di fare un giretto in club house, elegantemente arredata con un raffinato pro-shop e si parte per le 18 buche realizzate senza stravolgere il paesaggio, anzi sembra che siano sempre state lì. Buche ondulate con fairway perfetti, tagliati in modo uniforme e che sostengono la palla senza necessità di fare la zolla. Rough della stessa erba ma tagliato a 5 cm., vietato uscire da rough, fuori la campagna toscana è rimasta intatta con canne, erba alta, arbusti. Qui si vedono fagiani, lepri, cerbiatti che circolano indisturbati e lasciano le loro impronte nei bunker. I green sono perfettamente lisci ed incutono soggezione, tanto da richiedere di essere calpestati in punta di piedi. Bandiere con asta rivestita in legno con finiture in ottone fanno capire dove stiamo giocando. Si gioca nel silenzio delle colline toscane, sotto un cielo azzurro con nuvole bianche che sembra tocchino il terreno. Il tempo trascorre veloce e tutti si augurano di finire in bunker per apprezzare la qualità e la consistenza della sabbia. Le buche si susseguono con regolarità, par quattro, cinque, par tre, sempre impegnative ed appassionanti. Si arriva alla 18 e si ha la sorpresa di una ulteriore sfida, la 19 ° buca, quella del Brunello un corto par tre con green ben difeso da bunker: qui i golfisti si giocano una bottiglia di vino che si degusta sotto il portico della club house con il sole che si perde tra le colline. Tutti concordi: " ne valeva la pena è stata un'esperienza che ci rimarrà nella memoria ".